Una delle particolarità dei borghi marchigiani è che spesso c’è molto di più di quello che si vede al primo sguardo. Un esempio è la cittadina di Camerano, antico borgo immerso nei vitigni del pregiato Rosso Conero, che, oltre all’ottima produzione vinicola, è nota per ciò che c’è sotto l’abitato. È percorsa infatti da una serie di gallerie sotterranee, caratterizzate da grotte e nicchie intrise dell’atmosfera storica di un passato misterioso. Quattro sono le grotte principali, che si trovano a circa 20 m di profondità sotto il centro storico e prendono il nome delle famiglie che le han fatte costruire. La Grotta Manciforte è collegata all’omonimo palazzo fin dal 1888, ed è sostanzialmente divisa in due parti: una occupata da una chiesa sotterranea e una più profonda, parzialmente allagata e caratterizzata dalla presenza di stalattiti. La grotta Trionfi, che prende il nome da una delle più prestigiose famiglie di Ancona, è costituita da alcune sale, probabilmente destinate al culto religioso o a riunioni segrete, come suggeriscono alcuni bassorilievi. Le grotte Corraducci, anch’esse sottostanti al palazzo dal quale prendono il nome, si collegano in profondità alla Manciforte, dando vita a una sala particolare composta da 12 nicchie, usata per riunioni segrete o cospirazioni organizzate dalla Massoneria, la quale, nei secoli passati, ha fatto sentire la sua influenza nella città. La grotta Ricotti, infine, ha una connotazione prettamente religiosa, dato che si trova sotto i resti della chiesa di Sant’Apollinare ed inequivocabilmente sembra una chiesa sotterranea, per la presenza di una cripta, un’abside e il simbolo di una croce iscritta in un cerchio che ricorda lo stemma dell’ordine dei Templari. I sotterranei di Camerano sono assolutamente affascinanti sia dal punto di vista geologico e morfologico, sia per i misteri legati a segreti e leggende di massoni o templari, da sempre oggetto della curiosità di molti.
L’hotel Palace del Conero rimarrà chiuso per le festività Natalizie dal 22 dicembre 2024 al 2 gennaio 2025 incluso e dal 5 al 6 gennaio 2025 incluso.